lunedì 7 marzo 2011

Bilbolbul 2011: il resoconto

Dal 2 al 6 marzo si è svolta, a Bologna, la quinta edizione di Bilbolbul, festival internazionale di fumetto organizzato dall'associazione culturale Hamelin. Il ricco programma, sempre attento a presentare il fumetto di qualità, prevedeva anche due eventi strettamente legati a Grant Morrison: All Star.

Talking with Gods
Venerdì 4 marzo, alle 20:00 (con replica alle 22:15), si è svolta (con una discreta affluenza) presso il cinema Lumière una doppia proiezione del lungometraggio documentaristico Grant Morrison: Talking with Gods. A presentare la serata e il documentario erano presenti Michele Foschini di Bao Publishing, Patrick Meaney e Jordan Rennert (rispettivamente regista e produttore della pellicola, entrambi invitati dalla Bao) e, in qualità di autore di GM:All Star, il nostro Nicola Peruzzi (con Giovanni Agozzino in platea). Prima della proiezione, un elegantissimo Michele ha introdotto brevemente la carismatica (quanto enigmatica) figura dello sceneggiatore scozzese, e ha esortato gli spettatori presenti a non perdersi neanche una parola dei successivi 80 minuti, minuti che avrebbero cambiato per sempre la loro vita. Al termine della visione del documentario (che approfondiremo con una recensione esclusiva tra qualche giorno), Michele ha preannunciato il prossimo progetto Bao riguardante Morrison: l'edizione italiana (in quasi contemporanea con gli States, dove il libro non è ancora uscito) del saggio di Grant Morrison SUPERGODS, ovvero Come vigilanti mascherati, pericolosi mutanti e semidei di Smallville possono insegnarci a essere umani.
Foschini ha presentato Supergods come il testamento di Morrison sui supereroi, lascito di un uomo che, secondo le parole di Morrison stesso riportate da Michele, ha forse soltanto altri 20 anni di lucidità mentale e vede la necessità di "codificare" e spiegare perché il fumetto di supereroi può renderci persone migliori. Foschini ha letto al pubblico una piccola parte dell'introduzione (di Morrison stesso) al saggio: introduzione di cui siamo in possesso e che vi presenteremo nei prossimi giorni.

Presentazione della proiezione di Talking with Gods

Oltre a Supergods, il post-proiezione ha toccato i temi come il feedback di Morrison al documentario (con Meaney e Rennert a raccontare che sebbene il punto di vista di Morrison non coincidesse sempre con quello degli autori, lo scozzese ha rispettato la versione data dal film); l'approccio al Morrison-pensiero (Nicola Peruzzi puntualizza come, per certi versi, l'approccio del libro e del film siano molto simili) e come il Morrison-pensiero stesso, in fin dei conti, cambi il modo di vedere le cose a tal punto da spingere delle persone distanti migliaia di chilometri a dedicarsi alla creazione di opere che ne decodifichino e ne divulghino il senso.

Scrivere a fumetti
Dopo un sabato di tregua (che Giovanni e Nicola hanno sfruttato per visitare le bellissime mostre del festival), Domenica 6 marzo alle 14:15 si è svolta, presso l'auditorium della Biblioteca Sala Borsa (in Piazza Maggiore) una lunga (quasi due ore) conferenza sullo scrivere a fumetti, partendo proprio dai saggi sui granti maestri della sceneggiatura GM:All Star (su nostro Morrison) e Memorie dell'Eternauta (su Héctor Oesterheld). A portare testimonianze dirette e indirette riguardo alla vita e ai metodi di scrittura dei due grandi sceneggiatori, si sono alternati al microfono la superstar del fumetto argentino José Muñoz, lo sceneggiatore italiano (ma attivo in più di un continente) Matteo Casali e ancora il nostro Nicola, con la moderazione del noto giornalista specializzato in fumetti Luca Raffaelli.

L'incontro "Scrivere a fumetti"

In una sala gremitissima di pubblico, i quattro si sono alternati spaziando dagli esordi di Muñoz visibilmente commosso al ricordo del desaparecido scrittore argentino, all'esperienza di Casali come sceneggiatore per i vari mercati internazionali, alle tecniche di scrittura sperimentali di Morrison (scrittura automatica, sedute spiritiche, cut-up, droghe lisergiche), in un calderone di suggestioni e spunti che avrebbero comunque meritato ben più delle quasi due ore di tavola rotonda. In sala, dove accanto ad appassionati sedevano scrittori e addetti ai lavori di ogni estrazione, non sono mancati interventi di vip del calibro dello scrittore e semiologo Daniele Barbieri e dell'editor Magic Press Alessio Danesi. Quest'ultimo ha chiuso la conferenza tracciando una tangente ideale tra le divergenti e diversissime carriere dei due sceneggiatori oggetto del dibattito: sia Oesterheld che Morrison, infatti, si sono nutriti di una situazione politica svantaggiata e svantaggiante, per trarne suggestioni da rielaborare scrivendo puro intrattenimento di massa.

Un festival per tutti i palati e per tutti gli appassionati, gestito da un'organizzazione che ringraziamo ancora per lo spazio.

A presto, con tante novità e un nuovo corso per questo blog.

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